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Imprimatur

Un imprimatur o un "nihil obstat" è una dichiarazione ufficiale della gerarchia della Chiesa cattolica che un'opera letteraria o simile è libera da errori in materia di dottrina e morale cattolica, ed è quindi autorizzata alla lettura da parte dei fedeli cattolici.

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Rivelazioni per ogni momento della Storia

Nel corso della storia, Dio ha scelto strumenti fedeli quali Suoi Profeti, perché portassero la Sua Parola a tutta l’umanità e, per loro tramite anche in questo momento, Dio Annuncia, Denuncia e soprattutto Ama...

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Il Nostro Re e Signore Gesù Cristo, la Nostra Regina e Madre non vi stanno incutendo paura, vi stanno invece allertando perché sappiate le cose e non rimaniate addormentati nel peccato.
I Profeti stanno trasmettendo la Parola della Casa Paterna perché in questi momenti vi manteniate preparati, altrimenti se non vi allertassero gli accadimenti che verranno vi troverebbero addormentati e questo non è quello che l’Amore Divino vuole per i Suoi figli.

San Michele Arcangelo, 30.04.19

La Chiesa permette ai fedeli di conoscere queste rivelazioni come indicato nel seguente Canone:

I CANONI DELLA CHIESA CATTOLICA SULLE RIVELAZIONI PRIVATE

IL PERMESSO ECCLESIASTICO NON È RICHIESTO PER LA PUBBLICAZIONE DI RIVELAZIONI, VISIONI O MIRACOLI

Il decreto della "Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede" fu pubblicato negli "Atti ufficiali della Santa Sede" (A.A.S.) 58/16, del 29 dicembre 1966. Gli articoli 1399 e 2318 del diritto canonico sono abrogati da questo decreto. Questo decreto di abrogazione fu approvato il 14 ottobre 1966 da Sua Santità il Sovrano Pontefice Paolo VI, che allo stesso tempo ne ordinò la pubblicazione.
Questa approvazione del Santo Padre è avvenuta durante un'udienza con Sua Eminenza il Cardinale Ottaviani, Pro-Prefetto della "Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede". Il decreto è stato fatto a Roma, il 15 novembre 1966, e porta le firme di:

 

A. Cardinal Ottaviani, Pro-Prefetto

B. Pietro Párente, Segretario

Il decreto è entrato in vigore tre mesi dopo la sua pubblicazione, il 29 marzo 1967.

Canone 1399

 

Il canone 1399 proibiva di diritto la pubblicazione di certi libri come quelli che trattavano di rivelazioni, visioni, profezie e miracoli. IL CANONE È STATO ABROGATO IL 29 MARZO 1967. Pertanto, ciò significa che, per quanto riguarda queste pubblicazioni, la proibizione è stata sollevata dal suo obbligo alla legge ecclesiastica. Quindi, questo significa che i cattolici hanno il permesso senza imprimatur o Nihil-Obstat, o altri permessi, di fare pubblicazioni su rivelazioni, visioni, profezie e miracoli. Naturalmente, queste pubblicazioni non possono mettere in pericolo la Fede o la Morale. Questa è la regola generale che ogni cattolico deve seguire in tutte le sue azioni, anche come riportato, soprattutto i giornalisti. È UNA RAGIONE IN PIÙ PER CUI I CATTOLICI POSSONO FREQUENTARE I LUOGHI DELLE APPARIZIONI, ANCHE QUELLI NON RICONOSCIUTI DAGLI ORDINARI DELLA DIOCESI O DAL SANTO PADRE, POICHÉ I VISITATORI CATTOLICI CHE VISITANO O FREQUENTANO QUESTI LUOGHI DEVONO RISPETTARE LA FEDE E LA MORALE. Tuttavia, non sono soggetti ad alcuna disciplina ecclesiastica, né per le loro preghiere pubbliche. Il permesso è richiesto solo per la celebrazione della Santa Messa o di qualsiasi altra funzione religiosa.

Canone 2318

 

Il canone 2318 portava pene contro coloro che violavano le leggi di censura e di divieto. QUESTO CANONE È STATO ABROGATO DAL 1966. NON SI PUÒ INCORRERE IN CENSURE ECCLESIASTICHE FREQUENTANDO LUOGHI DI APPARIZIONI O NON RICONOSCIUTI DAGLI ORDINARI DELLE DIOCESI O DAL SANTO PADRE. Inoltre, "coloro che sono incorsi nella censura di cui al canone 2318 saranno assolti per i fatti di abrogazione di questo canone" - Cardinale Ottaviani.

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